Che aspettate a bruciarmi
Crediti
di e con Giorgio Castagna
regia Giuliano Bonanni
musiche dal vivo Lorenzo Bachini e Emilio Bucci
assistente alla regia Eleonora Angioletti
disegno luci Emilio Bucci
produzione C La Filostoccola / Nata Teatro
La trama
Che succede quando a Carrara tra la comunità di cavatori anarchici arriva questo nuovo movimento, il fascismo? Succede che il dissenso non è contemplato e le possibilità di compiere atti di resistenza si affievoliscono sempre di più con il passare del tempo. In questo contesto si sviluppa la vicenda del piccolo borghese disimpegnato Giordano Bruno Castagna, che nonostante senta che il regime si fa sempre più oppressivo, nella sua città Carrara, deciderà di non partecipare, non intervenire, fino a che non subirà le conseguenze del regime su di sé. A partire dal suo nome, incredibile, e dalle sue vicende che ruotano intorno alla cava di marmo in una Carrara di inizio 900, nasce lo spunto per creare una narrazione che approfondisce la necessità di resistere davanti alle oppressioni, racconta dell’incrocio tra la vita dello scultore Giordano Bruno Castagna e quella del filosofo Giordano Bruno, come se i due personaggi, accomunati dal nome, dovessero giocare le loro rispettive parti e, entrambi alla ricerca della verità e della felicità, vivere lo stesso tragico destino. Un lavoro di narrazione basato sull’indagine approfondita del passato, attraverso la ricerca sul campo, con un atteggiamento vitale, dettato da una curiosità onnivora, attenta a cercare indicazioni nella tradizione che possano raccontare il nostro vivere quotidiano, il nostro contemporaneo, un filo che unisca passato e futuro.
Note di regia
Questo spettacolo nasce da una storia di famiglia, quella classica raccontata dopo qualche cenone di rito. Incominciava sempre dai nomi dei lontani parenti da parte di mio padre, i Castagna, e qui immancabilmente cominciava l’elenco: Garibaldi Castagna, Mazzini Castagna, Balilla Castagna... fino ad arrivare al colpo di scena finale, Giordano Bruno Castagna. Ecco, da questo nome è nato il mio desiderio di iniziare una ricerca.
Un’esplosione di mondi che si aprivano in continuazione generati dai tentativi di dare risposte esaustive sull’argomento, ma senza avere successo. Ogni domanda apriva qualche altra curiosità, informazione, dubbio, che continuava a orbitare intorno alla questione iniziale: ma chi era effettivamente Giordano Bruno Castagna? Be’ la risposta è semplice, ma c’è il rischio di perdersi.
Lo spettacolo è un intreccio di storie che parte dal particolare, la storia di Giordano Bruno Castagna, per poi allargarsi esponenzialmente e portarsi dietro le lotte degli anarchici di inizio 900, la crisi del ‘29 a Carrara, il fascismo con l’estrazione dell’obelisco mussolini, il filosofo Giordano Bruno e il suo viaggio per l’Europa, fino a richiudere il cerchio ed arrivare ad un semplice sasso lanciato contro una vetrina. Un universo di storie racchiuse in un nome, o per meglio dire, in un semplice lancio. Che sia proprio un gesto di una persona qualunque a far partire la resistenza sulle Alpi Apuane?