Antigone - monologo per donna sola
Crediti
di e con Debora Benincasa
regia Amedeo Anfuso
scenografia Alessandro Rivoir
costume Andrea Portioli
progetto grafico Nachos
illustrazioni Antonio Amodio e Marco Fabbri
produzione Anomalia Teatro
vincitore del Premio Mauro Rostagno alla migliore drammaturgia
spettacolo selezionato da Italian Theatre Festival di New York
La trama
“Potete immaginare la storia di Antigone come un mix tra un film d'azione e una soap opera” È comoda la tragedia greca, riposante. Il pubblico può entrare, prendere posto e guardare lo spettacolo senza quei fastidiosi dubbi su un ipotetico lieto fine. La tragedia è un organismo ben oliato: parte da un nulla, da una piccola pala giocattolo abbandonata in un angolo, da una passeggiata all'alba con gli occhi ancora cisposi di sonno, da un moto di onore che ti riscopri piantato in pancia, al posto della fame. E già dall'inizio sappiamo dove ci sta conducendo per mano. Dunque non resta che trotterellarle vicino, provare magari a raccontarle qualche barzelletta, e godersi la passeggiata.
Avremmo voluto proporvi uno spettacolo sui veri eroi. Di quelli che non hanno paura del buio, si lanciano contro i lupi e ti baciano in controluce su immobili tramonti. Antigone purtroppo è una storia diversa. Una storia che respira dell'attimo prima, quello in cui ancora potresti tornare indietro, posare il pugnale e continuare lungo la vita che ti offrono. È una storia che attraversa le ossa di una ragazzina magra, di un'eroina spettinata che dal centro della tragedia ti guarda sorridendo. Antigone cerca di uscire dalla sua prigione ridendoci contro, abbassandosi per cambiare punto di vista, ironizzando per alleggerire il dramma, per poi lasciarsi trascinare nella poesia, indugiare nel grottesco o nei versi di una canzone. Ma alla fine siamo sempre con lei, proprio lì dove l'avevamo lasciata, con la pistola, il pugnale o la corda in mano. Con Antigone, che ha i denti del lupo e la rabbia del cacciatore. Che preferisce lottare. O decide di morire.
Stampa e commenti
Antigone - La sporca speranza
"L’Antigone di Anomalia Teatro smuove e commuove un pubblico variegato che, per un’ora e più, non riesce a staccare lo sguardo dal farsi e disfarsi di una coscienza tragicamente protagonista in un mondo di comparse". Persinsala
Riparte la cultura - Antigone al Molo
"Un’interprete capace di cambiare registro con sorprendente facilità, passando da un preludio sardonico, quasi dissacratorio nei confronti dell’epicità della tragedia, per poi immergersi nelle atmosfere cupe e segnate dal fato del testo originale". Nuova Società
Antigone at the In Scena! Italian Theatre Festival New York
"Benincasa’s “Antigone” is a thrilling new adaptation that adds a modern twist as well as a more in depth telling of the inner thoughts of the title character". OnStage Blog
Antigone al Teatro delle Spiagge di Firenze
"Se volessimo definire una pièce teatrale che mette insieme Sofocle, Tenco e Ilaria Cucchi, si potrebbe dire che Antigone - monologo per donna sola è una rivisitazione moderna della tragedia greca". TeatriOnline
L’eterna eroina sconfitta
"Il monologo di questa Antigone minuta e spettinata, conduce lo spettatore ad avvicinarsi sempre più a un personaggio con cui mai avrebbe pensato di entrare in empatia". milanoteatri.it
La nostra Antigone, ragazzina spettinata che segue il cuore e odia le ingiustizie
"Bisogna affidare «Antigone» a due ragazzi poco più che ventenni, per immaginare che la tragedia greca possa non solo far ridere ma persino duettare con l’Uma Thurman di «Kill bill» e immalinconirsi con il Tenco di «Ciao amore»". LaStampa.it
Antigone, pathos e commozione
"Si chiude con una pregevole "Antigone" l'edizione 2017 di "Profili", rassegna del Kitchen dedicata al tema della violenza contro le donne". Il Giornale di Vicenza
Antigone. Monologo per donna sola
"La donna sola, Debora Benincasa, accoglie e provoca gli spettatori che ritornano in sala dopo la pausa. È allungata sopra a un piccolo palchetto rialzato e in posa plastica ripete “Guardatemi città di Tebe”, interrompendosi di continuo, chiedendo pareri a chi è costretto a passarle di fianco per sedersi al proprio posto". L'OCA - Osservatorio Critico Autogestito
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