Canto di Natale
Crediti
produzione Nuovo Melograno
regia Daniele Vocino
con Cristian Strambolini, Daniele Vocino, Catia Urbinelli, Roberto Carletti, Marco Tonelli, Carmen Bilancia e Vittoria Federiconi
costumi Catia Urbinelli
luci Filippo Volpini
scene Roberto Montagna
età consigliata: dai 6 anni
La trama
A Christmas Carol, scritto nel 1843 da Charles Dickens è una delle favole più famose della raccolta Libri di Natale e ancora oggi è uno dei racconti più commoventi che esistano. Uno spettacolo per grandi e bambini, un incontro tra il romanzo gotico e il genere fiabesco, una storia allegorica che scava dentro l’anima dello spettatore trasmettendo speranza e che all’epoca rappresentò una forte critica sulla società: chi vive nell’aridità e nell’avidità d’animo ha la possibilità di liberarsi delle catene rappresentate da elementi materiali e privi d’amore, limiti caratterizzati dalle differenze sociali, orgoglio nei rapporti con il prossimo, aridità emotiva. Tutti possono migliorare, modificare il loro atteggiamento e alimentare il proprio spirito con valori nuovi, capaci di risanare le relazioni tra gli uomini e farli vivere in armonia. All’ingesso in sala il pubblico trova Jacob Marley che invita tutti ad immergersi nel suo ricordo e di cavalcarlo come se fosse il presente. All’aprirsi del sipario la mente di Jacob si apre e lo spettatore di ritrova alla vigilia di Natale di qualche anno fa. Il viaggio di Scrooge ha inizio. Lo spettacolo procede come un vero gioco di scatole cinesi che conducono il dramma attraverso tutte le tappe della trasformazione del protagonista che è il perno attorno al quale turbinano gli altri numerosissimi personaggi, saltando di epoca in epoca fino ad approdare in un futuro distopico. “Sono le cose del passato, sono quelle che sono, non si possono cambiare” dice il fantasma del passato ma forse c’è una speranza di cambiare un possibile futuro nefasto. La chiave è come sempre nel presente.
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