Il gatto con gli stivali
Crediti
con Laura Mirone, Veronica Risatti e Veronica Zurlo
regia Veronica Risatti
di Luciano Gottardi
musiche originali Adele Pardi
scenografia Andrea Coppi
costumi Antonia Munaretti
produzione Teatro Evento
consigliato dai 3 anni di età
La trama
Arlecchino nel ruolo del Gatto
Zan Innamorato nel ruolo di Costantino ovvero il Marchese di Carabas
Pantalone nel ruolo del Re
Innamorata nel ruolo di Costanza, figlia del Re
Capitano nel ruolo dell’Orco
Al limitare di un bosco oscuro si aggira un infreddolito e affamato garzone. Suo padre è appena morto e in eredità gli ha lasciato...un gatto.
- Un gatto? Ma è matto? Cosa me ne faccio di un gatto? -
Ma quel gatto parla e non è un gatto qualunque. Infatti come prima cosa chiede a Costantino di regalargli i suoi stivali.
- Gli stivali? A un gatto? Sei matto?-
Ma il garzone Costantino forse capendo o forse no, lo accontenta e donandogli gli stivali mette nelle zampe del gatto anche la sua fortuna (e non se ne pentirà).
Note di regia
L’idea di allestire uno spettacolo di Teatro Ragazzi scegliendo una fiaba come soggetto è nata con l’ intento didattico di avvicinare il pubblico dell’infanzia al patrimonio culturale della Commedia dell’ Arte. La tecnica teatrale utilizzata nella produzione de’ “Il gatto con gli stivali” è infatti il linguaggio delle Maschere, protagoniste degli antichi canovacci. La preparazione del progetto teatrale è iniziata con la riscrittura drammaturgica dello spettacolo: si è scelto di affidare tale compito a un burattinaio, Luciano Gottardi, perché potesse scrivere un copione che rispettasse i ritmi serrati tipici tanto del teatro dei burattini quanto di quello delle maschere. Inoltre è stato chiesto al drammaturgo di intrecciare le varie versioni della fiaba (da quella cinquecentesca di Giovanni Francesco Straparola fino alla versione dei fratelli Grimm) per trarne una drammaturgia originale che rispettasse l’intreccio peculiare della fiaba integrandolo con alcuni tòpoi delle opere di Commedia dell'Arte, come ad esempio l’agnizione e il matrimonio.
Parallelamente al lavoro di studio e composizione della drammaturgia, è stato fatto un lavoro di analisi e codificazione antropologica dei personaggi della vicenda, ai fini di un’efficace sovrapposizione tra i personaggi della fiaba e i caratteri della Commedia dell’Arte. Ne è risultato che il ruolo del Gatto fosse interpretato da Arlecchino, il ruolo di Costantino, quando Garzone fosse interpretato da Zanni e quando invece Marchese di Carabas da un Innamorato, il ruolo del Re fosse interpretato da Pantalone, il ruolo della figlia Costanza da un’Innamorata, il ruolo dell’Orco dal Capitano.
Nell’intento didattico di avvicinare il pubblico al “modus operandi” dei Comici dell'Arte anche la musica gioca un ruolo importante: rumori di scena, canti e melodie sono eseguite rigorosamente dal vivo senza ricorrere alle musiche registrate. Fondamentale è stata la fase di composizione musicale affidata alla musicista Adele Pardi che ha curato anche una fase laboratoriale durante la quale le attrici hanno imparato ad eseguire alcune partiture vocali e strumentali.