La solita zuppa
Crediti
di Luciano Bianciardi
con Maria Cassi e Leonardo Brizzi
produzione Catalyst
La trama
Uno spettacolo dai testi di Luciano Bianciardi, scrittore dall'ironia sempre pungente e lo sguardo lucido sul mondo e sul futuro. Il titolo è tratto dalla raccolta "La solita zuppa e altre storie" e in particolare dal racconto "Quello strano viaggio (storia quasi metafisica)", che negli anni Sessanta, quando uscì il libro, fu incriminato e motivo di processo. Protagonista della novella una Milano dove il tabù non è il sesso, bensì il cibo.
É così che Maria Cassi, insieme al musicista Leonardo Brizzi che la accompagna non solo al pianoforte sul palco, vogliono ricordare Bianciardi tra i racconti un sogno, la speranza di un sogno, il desiderio intimo di aver sognato. Tra flash che, come in un viaggio onirico, emergono da una nebbia esistenziale, vivida, lasciando allo spettatore, come a volte accade dopo il risveglio, per un breve attimo, il dubbio che l'esperienza vissuta sia stata reale e meno.
Maria Cassi e Leonardo Brizzi, con la loro straordinaria capacità di leggere l'umano in chiave surreale, ci guidano in questo sogno, che come un treno è fatto di vagoni, divisi in scompartimenti, che contengono posti nei quali, più o meno consapevolmente, siamo seduti. Un viaggio musicale e intimo, fra celebri canzoni degli anni sessanta, e pagine graffianti e ironiche dello scrittore de La vita agra.