Nessuno escluso!
“nessuno escluso!” è un progetto di educazione interculturale rivolto a bambini, famiglie e insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie;
un percorso per valorizzare la convivenza costruttiva tra gli alunni che provengono da realtà culturali non uguali tra loro; uno stimolo al dialogo e alle relazioni tra genitori; un’attività nella quale verranno utilizzate le potenzialità creative condivise da tutti i bambini e in cui la pratica teatrale diventerà veicolo di un’importante coesione sociale, un utile stimolo all’apprendimento linguistico ed una condivisa crescita culturale.
Il progetto è realizzato da Teatro delle Temperie con il patrocinio di “Commissione Mosaico di ASC- Insieme” e si struttura in tre principali interventi strettamente connessi ed interdipendenti.
contestualizzazione e obiettivi del progetto:
Obiettivo del progetto è contribuire all’ delle numerose differenze riscontrabili nella popolazione scolastica, in modo da evitare che si determinino comportamenti disfunzionali che influiscono negativamente sia sulla partecipazione dell'alunno alla vita scolastica sia sulle proprie capacità d'apprendimento. Attualmente, la presenza di alunni di diverse nazionalità e culture all’interno della stessa classe non è più un’eccezione ma una condizione consolidata: “nessuno escluso” intende promuovere il dialogo interculturale e aiutare gli alunni, tramite l’esperienza intensa e divertente della pratica teatrale, ad interpretare le differenze di genere, genesi, e generazione come un patrimonio unico che può arricchire chiunque.
prima fase - laboratori teatrali in classe:
in ogni classe coinvolta verrà realizzato un laboratorio articolato in 10 incontri. Nelle prime lezioni gli alunni sperimenteranno alcuni dei linguaggi teatrali in cui viene valorizzata la comunicazione non verbale (mimo, maschere, teatro-danza, teatro-circo, etc). Lo scopo è quello di lavorare su un terreno il più possibile omogeneo rispetto alle capacità di ognuno indipendentemente dalle competenze linguistiche individuali. Si intende, in questo modo, valorizzare le capacità espressive condivise da ogni alunno perché in questa prima fase “non abbiamo necessariamente bisogno di parlare la stessa lingua per capirci”. Questo percorso proseguirà poi, nella terza fase, con un lavoro di messa in scena, nella quale verrà introdotto anche l’uso della parola e in cui la pratica teatrale diventerà un ulteriore stimolo per un importante apprendimento linguistico.
seconda fase - coinvolgimento dei genitori:
Un’esperta con specifica formazione ed esperienza nel settore delle pari opportunità e ricerche antropologiche, incontrerà alcuni genitori delle classi coinvolte e singolarmente intratterrà con loro delle conversazioni in cui i genitori saranno guidati e stimolati a condividere ricordi legati alla loro infanzia e favole o racconti della loro cultura di appartenenza. Il gruppo di genitori sarà selezionato, fra quelli che si renderanno disponibili, in modo che possano rappresentare la maggior parte delle differenti culture presenti sui territori coinvolti.
Il materiale raccolto sarà rielaborato dagli esperti e sintetizzato in un documento che sarà nuovamente sottoposto ai genitori coinvolti. Alla fine di questa fase sarà quindi elaborato un documento che raccoglierà in sé preziosi stimoli da riportare ai bambini per il proseguimento delle attività teatrali.
terza fase - laboratori teatrali in classe:
Dopo i primi incontri dedicati a giochi ed esercizi con i quali i bambini avranno l’occasione di sperimentare le basi della pratica teatrale, l’attività verrà concentrata nella messa in scena degli spunti più significativi emersi dai racconti dai genitori. Gli esperti di teatro proporranno temi, immagini, brevi narrazioni attorno ai quali i bambini potranno lavorare rielaborandoli con la propria creatività e con le tecniche teatrali acquisite.
Verrà inoltre introdotto un importante lavoro sulla parola in scena che darà l’occasione ai bambini di potenziare le proprie competenze linguistiche. Verranno dati nomi alle emozioni e alle dinamiche relazionali che intercorrono sulla scena durante la narrazione teatrale: l’associazione tra il linguaggio e il “vissuto” emotivo costituirà un fortissimo canale di apprendimento che faciliterà lo sviluppo e il consolidamento delle cognizioni linguistiche individuali.
I bambini quindi saranno condotti a lavorare sulle storie e le esperienze e le culture di origine dei loro genitori e dei genitori dei loro compagni, senza ovviamente sapere a chi appartiene quale ricordo o quale narrazione. In questo modo si faranno riflettere i genitori sull’importanza delle proprie culture e delle culture degli altri ed anche sullo straordinario valore della condivisione. Nel contempo si farà sperimentare ai bambini la magia ed il prezioso tesoro di conoscenza e umanità che si nasconde in ogni cultura.
Da questo lavoro scaturirà una narrazione teatrale originale in cui saranno sintetizzate e valorizzate le tante culture presenti sui territori coinvolti.
Il percorso si concluderà con la rappresentazione dello spettacolo realizzato da ogni classe partecipante.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il patrocinio si ASC InSieme - Azienda Servizi per la Cittadinanza Interventi Sociali Valli Reno, Lavino e Samoggia.
Leggi il diario di bordo per scoprire il progetto.