NESSUNO ESCLUSO
Crediti
scritto e diretto da Andrea Lupo
aiuto regia Michele Zaccaria
con Giovanni Cordì, Alice Gera, Giacomo Martini, Chiara Sarcona
scenografia di Matteo Soltanto
disegno luci e musiche di Antonio Bianco
una produzione Teatro delle Temperie
con il sostegno di Regione Emilia - Romagna
categoria: prosa
anno: 2017
La trama
Uno strano mondo, sembra un videogioco. Chiunque può vincere e passare al livello successivo. Una sfida pericolosa, in cui tutto è lecito e nulla è vietato. Lo stato garantisce il premio finale. Ma nella terra promessa, nel paradiso terrestre, si può entrare solo se si sono fatti abbastanza punti. Come in un videogioco.
Lo spettacolo mette in scena uno strano mondo, un mondo che sembra un videogioco. Sono finite da poco le terribili guerre globali. Le grandi migrazioni sono ancora in atto, poiché alcune zone del mondo sono state rese inabitabili dai conflitti e la fuga scomposta di interi popoli non è ancora terminata. Per gestire la situazione, lo stato ha dovuto riorganizzare la struttura sociale e la stessa conformazione dei centri abitati. Ogni grande città è stata divisa in zone abitabili classificate in settori diversi identificati da colori specifici: la cerchia più esterna è la zona grigia, più interna è la zona blu, e infine la zona rossa è il massimo a cui si possa aspirare. Esistono anche delle zone esterne, popolate di nomadi chiamati camminanti. Lo spettacolo si sviluppa nella zona blu, dove quattro personaggi vivono la loro quotidianità fatta di led (una sorta di valuta digitale, ottenibili come stipendio mensile del proprio lavoro o come extra attraverso altre modalità), di collegamenti (amicizie virtuali), controllori (che fanno in modo che l’ordine pubblico sia rispettato) e l’aspirazione, incentivata e fomentata dallo stato, di accedere al livello superiore, di entrare nella zona rossa. È una realtà, quella di NESSUNO ESCLUSO, basata sulla mancanza di fiducia reciproca e sulla mera volontà ascesa sociale, sul rispetto di codici e regole, almeno all’apparenza. Quattro personaggi diversi tra loro intrecceranno le loro storie: Luca degli Sperduti, nuovo blu proveniente dalla zona grigia, Hana Marrash, purablu di nascita, Karina Volkov, grigia badante di un anziano blu, Milos Lob, nato grigio ma ora controllore blu. Tutti e quattro, in questo mondo che sembra un videogame, vogliono vincere e passare al livello successivo: una sfida pericolosa, in cui tutto è lecito e nulla è vietato. È lo stato che garantisce il premio finale. Ma nella terra promessa, nella zona rossa, si può entrare solo se si sono accumulati abbastanza punti.
Note di regia
Questo spettacolo fa parte di Teatro delle Differenze, progetto ideato e curato da Teatro delle Temperie, che prevede l’incontro e il confronto tra diverse genesi culturali e che, attraverso la pratica teatrale declinata nelle sue molteplici forme, vuole valorizzare la multietnicità delle periferie urbane come opportunità per il territorio e la comunità. Il progetto, oltre allo spettacolo nessuno escluso, vede la realizzazione di un laboratorio teatrale con richiedenti asilo, immigrati di prima e seconda generazione, allievi di Teatro delle Temperie. Una rassegna teatrale dedicata al tema delle differenze culturali all’interno della stagione 17/18 di Teatro delle Temperie che ha selezionato giovani compagnie U35 a livello nazionale. Un film documentario, firmato da Sergio Cattini, per restituire alla comunità ogni attimo di questo progetto.
Scrivere e “dire qualcosa” sul tema delle differenze culturali non è facile… il tema è molto articolato, denso di aspetti, contenuti e punti di vista. Il nostro percorso di ricerca inizia con il confronto diretto con immigrati di prima e seconda generazione che hanno partecipato ad un laboratorio teatrale condotto dalla compagnia all’interno del progetto Teatro delle Differenze. La collaborazione con i principali centri di accoglienza del nostro territorio ci ha dato l’opportunità di entrare in contatto con i partecipanti al laboratorio anche al di fuori dell’attività teatrale, attraverso un sistema di interviste condotte da una mediatrice culturale. Il percorso ha previsto anche il coinvolgimento degli attori professionisti all’interno del laboratorio rivolto ai migranti, per connettere attraverso la pratica teatrale le loro sensibilità, come momento di incontro e scoperta dell’altro; con l’obiettivo di valorizzare il lavoro degli attori che sarebbero diventati poi veicolo e voce delle loro emozioni. Con gli attori professionisti si è lavorato costruendo un copione originale a partire da improvvisazioni e sperimentazioni, in tal modo il lavoro in sala è diventanto fondamentale per la costruzione della drammaturgia.
Dopo aver raccolto moltissimi stimoli da questo percorso di incontro, ci rimaneva da scegliere cosa e come raccontare… E abbiamo scelto di puntare i proiettori su quello che ci accomuna, sulla realtà che condividiamo, sul futuro che ci aspetta, volendo consapevolmente schivare il centro del discorso. E allora abbiamo fatto come suggerisce Erri de Luca a proposito dell’amore “Scrivi d’amore senza nominarlo, la precisione sta nell’evitare” paragonando il lavoro del drammaturgo a quello di un lanciatore di coltelli che riesce nel suo intento schivando il centro.
Nasce così il mondo di NESSUNO ESCLUSO, un luogo immaginario dove proiettare le logiche e i processi di una società futura che saprà o no abbracciare la multi-culturalità?