Non mi pento di niente
Crediti
di Csaba Szekely
(Titolo originale Nu Regret Nimic)
traduzione dal romeno di Roberto Merlo
regia e adattamento scenico Beppe Rosso
con Beppe Rosso, Lorenzo Bartoli, Annamaria Troisi
collaborazione drammaturgica Debora Milone
sonorizzazione ambientale Guglielmo Diana
scene Lucio Diana
musiche Mirko Lodedo
aiuto regia Thea Della Valle
segretaria di produzione Sara Consoli
produzione Acti Teatri Indipendenti
La trama
Un appartamento e tre personaggi: Dominic, Alex, Liza. Trame sottili legano le loro vite: trame palesi e trame nascoste, che lo spettatore è chiamato a sciogliere durante lo spettacolo.
Dominic è un pensionato solitario, che vive in un modesto appartamento e che un giorno riceve la visita di Alex, suo vecchio conoscente. Dall’ambiguità del dialogo e dei loro comportamenti, a poco a poco si svelano dettagli inquietanti ed emerge il passato che li accomuna. I due uomini erano membri della Securitate, la polizia segreta romena durante la dittatura di Ceasescu. Dominic era un colonnello e giocava con la vita e con la morte dei presunti nemici del regime. Alex un suo sottoposto, che aveva il compito di eseguire gli ordini di Dominic, qualunque essi fossero. Due uomini complementari, ma moralmente molto distanti: l’uno realmente convinto della propria missione “redentrice” e fedele agli ideali del suo paese; l’altro opportunista e solamente interessato al proprio tornaconto personale.
Ora Alex ricatta Dominic, per conto dei nuovi servizi di sicurezza: se non vuole che la stampa venga a conoscenza del suo oscuro passato, deve fare una “certa cosa” per lui. Dominic è sconvolto e capisce che il fragile equilibrio della sua nuova dimensione esistenziale sta per crollare.
Ma nella sua vita, proprio allora e proprio casualmente, si inserisce Liza, vicina del piano di sopra. Liza è un’adolescente “speciale”, con attitudini e comportamenti da bambina. Piena di vitalità, ma come se vivesse in una sorta di mondo parallelo fatto di stereotipie, fissazioni, bisogno di ordine: un mondo necessario per sopravvivere alla sua feroce condizione famigliare. Liza appare come un’esclusa e la sua diversità genera in Dominic meccanismi di empatia e un’insolita tenerezza. Il loro rapporto, che giorno dopo giorno diviene sempre più affettuoso, è l’unico sprazzo di luce nell’oscurità che investe Dominic. Un’oscurità prima consapevolmente cercata; adesso vissuta come una condanna. E poi, con un imprevisto colpo di scena il passato ritorna e svela i destini incrociati dei tre personaggi.
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