Ugo Sanchez Jr. in questo spettacolo porta in scena una scrittura in chiave contemporanea scegliendo di farlo indossando i panni di un clown irriverente. Il pubblico si lascia travolgere e sopraffare dalla sua capacità di persuasione tanto da diventare protagonista e fautore della sua mente bizzarra. Con un linguaggio universale privo di parole, il personaggio si contraddistingue per la sua eleganza/stravaganza e s’impone sul palco con una determinazione tagliente quanto assurda, diventando il “giullare supremo” di quello spazio. Un tempo e un luogo tutto suo, dove lui può fare ciò che vuole: sfidare, giocare, provocare, scherzare, catturare, divertire, colpire, canticchiare. Proprio come nella vita vera, così come in scena, spesso vicende tragiche e comiche convivono nell’irrazionalità di questo mondo. Un clown contemporaneo che fa da specchio alla nostra società con le sue contraddizioni e le sue assurdità. Rio Boom Boom è come un bombardamento mediatico, così come una canzone che diventa un tormentone e non si riesce a smettere di canticchiare tanto facilmente. Ugo Sanchez Jr. è un clown e in quanto tale è sincero, vero, naturale come un bambino, questo gli permette di dire la verità, anche se questa risulta essere amara. In molti possono non credere o sottovalutare la verità che lui porta con il suo spettacolo, ma la potranno toccare con la propria mano, anzi ascoltare con le proprie orecchie. Ugo in questo spettacolo ci accompagna nella sua follia, fatta anche di pistole ad acqua, per riflettere sul condizionamento che subiamo ogni giorno dai mezzi di comunicazione. Un invito a pensare con la propria testa.