Il meraviglioso viaggio di Nina uccellina
"Nina uccellina che ha paura di migrare, impara il valore della diversità, a non avere paura dei cambiamenti, a sentirsi a casa in ogni parte del mondo grazie agli amici. | Puppets e teatro d’attore"
crediti
scritto e diretto da Andrea Lupo
con Alessia Raimondi e Camilla Ferrari
e la voce di Andrea Lupo
luci e suoni di Andrea Bondi
puppets di Cristina Gamberini
scene e costumi di Camilla Ferrari
consulente pedagogica Laura Todini
una produzione Teatro delle Temperie
categoria: teatro ragazzi
anno: 2014
la trama
Sta arrivando l’autunno e lo stormo di Nina si prepara a migrare verso i caldi paesi dell’Africa. Ma l’uccellina testarda, che si trova alle prese con la sua prima migrazione, non ne vuole proprio sapere di abbandonare il suo nido. I suoi compagni partono per l’Africa senza di lei, ma ben presto il freddo e il gelo costringono anche l’uccellina a mettersi in viaggio alla ricerca di caldo e cibo. Purtroppo Nina non conosce la strada per il sud e indtraprendendo il viaggio sbaglia direzione iniziando così un percorso che le cambierà per sempre il modo di vedere le cose. Uno spaventapasseri, un lupo vegetariano, una fenicottera rosa, una giraffa egoista e un vecchio e saggio serpente le insegneranno che la diversità è un grande valore e che in ogni parte del mondo è possibile incontrare amici capaci di farti stare bene come a casa tua.
scheda didattica
Ambito disciplinare:
Indagine sulla diversità, la conoscenza, la multiculturalità
In età prescolare i bambini hanno l’innata capacità di relazionarsi tra loro con naturalezza, essendo maggiormente inclini a percepire le somiglianze piuttosto che a sottolineare le differenze; la curiosità e l’apertura che caratterizzano l’universo infantile, permettono ai bambini di recepire l’incontro con l’altro senza quei condizionamenti e pregiudizi che invece caratterizzano gli adulti.
A tal proposito, sono numerose le ricerche che tendono ad evidenziare come i bambini, anche piccolissimi, siano in grado di recepire l’educazione interculturale. Ciò deriva dal modo in cui si configurano i processi mentali in età evolutiva, ossia attraverso ciò che Piaget definisce adattamento, il processo attraverso il quale i bambini incorporano gli stimoli provenienti dall’esterno alle strutture cognitive già possedute e sviluppano incessantemente nuovi schemi che consentano di elaborare i contenuti in una nuova organizzazione mentale.
Il grande vantaggio quindi, per l’educazione interculturale nei bambini, è che essi sono maggiormente aperti all’ascolto e alle nuove esperienze, alle quali si approcciano con meno resistenze, in modo più naturale.
Educare sin da piccolissimi all’intercultura sarà quindi un modo per formare le future generazioni in maniera più consapevole, facilitando la conoscenza reciproca e l’interazione.
Parole chiave:
Differenze, coraggio, culture, viaggio, amicizia
Destinatari:
Bambini fra i 3 e i 6 anni
Obiettivi:
- stimolare una curiosità positiva nei confronti di persone differenti;
- valorizzare gli aspetti positivi delle differenze individuali e culturali;
- incoraggiare i bambini a superare l’istintiva paura della diversità.
Tecniche e linguaggi:
Puppets e teatro d'attore
Durata:
40 minuti circa
Sede:
Teatro o istituti scolastici, in ambiente concordato a seguito di sopralluogo.