Nina formichina che voleva volare
"La piccola formichina che desiderava tanto essere una farfalla, impara nel suo percorso come crescere voglia dire anche costruire la propria identità, allenarsi alla necessaria autonomia, non cedere all’omologazione. | Puppets e teatro d’attore"
crediti
Scritto e diretto da Andrea Lupo
Con Alessia Raimondi , Camilla Ferrari e Marco De Rossi
E la voce di Andrea Lupo
Luci e suoni di Andrea Bondi
Puppets di Cristina Gamberini
Scene e costumi di Camilla Ferrari
Consulente pedagogica Laura Todini
Una produzione Teatro delle Temperie
Categoria: Teatro ragazzi
Anno: 2015
la trama
Nina è una piccola formichina che vive in un giardino insieme alla sua famiglia e alle sue amiche formiche… ma Nina sente dentro di sé di non essere solo una formica… le piacerebbe essere una farfalla e spesso ne parla, ma tutti la prendono in giro… Nina allora decide di partire e lascia il formicaio alla ricerca di qualcuno che la possa aiutare a trasformarsi in farfalla. Durante il viaggio incontrerà molti altri insettini e animaletti ognuno di loro è nato con una forma ed un corpo diverso da quello che vorrebbero… ognuno di loro è nato in una famiglia, in una comunità in cui si sentono stretti, incompresi, limitati… ognuno di loro però è riuscito a trovare il modo di valorizzare la propria diversità… sarà così anche per Nina che alla fine scoprirà che si può essere farfalle anche senza le ali…
scheda didattica
Ambito disciplinare:
Indagine sulla necessità di omologazione/indipendenza dal gruppo di appartenenza
Tutta la vita è tesa alla ricerca della propria identità. Ogni nostra azione ci confronta con quello che siamo o che pensiamo di essere e anche con quello che gli altri pensano di noi, con la nostra identità sociale. In questo processo, l’età cosiddetta “evolutiva” riveste un ruolo di fondamentale importanza.
La nascita è il primo fondamentale momento in cui un nuovo essere umano si stacca dalla madre, iniziando così un percorso di autonomia e individuazione che continuerà fino all’età adulta.
Ma questo è solo il primo, non l'unico, atto di nascita, poiché il processo di nascita continua. Tutta la vita di un individuo non è altro che il processo di far nascere progressivamente sé stesso.
In questo lungo, complesso, rischioso e spesso traumatico itinerario di “nascita”, è particolarmente impegnato chi si affaccia alla vita e lentamente costruisce - ora per ora, giorno per giorno - la sua personalità individuale e sociale. Divenire progressivamente adulti significa non solo o non tanto liberarsi da una condizione di dipendenza dai genitori acquisendo una sufficiente autonomia, quanto principalmente strutturare una personalità che non sia conformisticamente imitativa di modelli esterni prefissati da altri; non narcisisticamente ripiegata su sé e sulle proprie più banali esigenze; non incapace di superare le ansie, i disagi, i fallimenti, le rinunce che la vita impone; non impaziente di ottenere tutto e subito; non assolutista e quindi incapace di superare il divario tra ideale da perseguire e concrete possibilità di incarnarlo; non in perenne fuga da una realtà che non si è grado di affrontare, modificare e se necessario accettare.
Divenire progressivamente adulti significa, in positivo, impossessarsi di una chiave di lettura della realtà; scoprire il senso del proprio essere e del proprio operare; sapersi determinare nell'azione liberamente senza cedere a condizionamenti e manipolazioni; aprirsi a rapporti di confronto e di solidarietà con gli altri; sapersi costruire un’identità che sia vera, originale, valida, propria.
In questo complesso itinerario di crescita, un esito positivo del processo non è affatto scontato.
Ogni essere umano, in modo del tutto particolare chi è nella fase evolutiva, corre il continuo rischio di imboccare strade antitetiche e ciò non tanto per una sua libera scelta, poiché nella fase formativa non si ha una reale possibilità di effettuare opzioni coscienti e totalmente libere, ma sulla base degli impulsi che riceve dall'ambiente e dalle persone che incontra nel suo cammino.
Un ambito poco approfondito sul piano teorico e comunque pochissimo studiato nei suoi aspetti concreti e cioè nell'analisi degli strumenti sociali indispensabili per assicurare, nella varie situazioni di vita, un effettivo sostegno ai soggetti in crescita.
Un tema fondamentale perché occorre al contempo assicurare la costruzione di una compiuta identità ad ogni essere umano, ma anche riconoscere le differenti identità che esigono di essere valorizzate e non annientate.
Parole chiave:
Omologazione/indipendenza, desiderio, distacco, identità
Destinatari:
Bambini dai 3 ai 6 anni
Obiettivi:
- stimolare i bambini a prendere contatto con le proprie caratteristiche individuali;
- valorizzare gli aspetti positivi delle differenze individuali e culturali;
- incoraggiare i bambini alle relazioni con i compagni che hanno preferenze diverse dalle proprie
Tecniche e linguaggi:
Puppets e teatro d'attore
Durata:
40 minuti circa
Sede:
Teatro o istituti scolastici, in ambiente concordato a seguito di sopralluogo.