Tony & Ketty
Commedia tragicomica da balera
"Uno spettacolo comico con note amare e un profondo amore per l’umanità e la leggerezza del mondo del “liscio”. Una storia frizzante che coinvolge e diverte il pubblico dal primo momento, grazie al perfetto ritmo comico dello scambio / scontro tra due personaggi che riescono ad esaltare i lati ridicoli, ma anche romantici che ci sono in chi decide di credere in qualcosa fino alla fine, nonostante tutto."
crediti
scritto e diretto da Andrea Lupo
con Mara Di Maio e Andrea Lupo
canzoni originali di Andrea Lupo e Guido Sodo
assistente alla regia Marco De Rossi
costumi Alessia Raimondi
scene Andrea Lupo
luci Marco De Rossi
foto di scena Roberto Cerè
una produzione Teatro delle Temperie
categoria: prosa
anno: 2021
la trama
Uno spettacolo comico con note amare e un profondo amore per l’umanità e la leggerezza del mondo del “liscio”.
Tony e Ketty sono due noti cantanti di “liscio” che si sono esibiti in tutta Italia facendo ballare e divertire il loro numerosissimo pubblico. Gli anni sono passati e la fortuna del liscio è progressivamente venuta a mancare. Gli ultimi anni sono stati un vero disastro: molote balere hanno chiuso, le feste di paese preferiscono i personaggi famosi della tv o i cantanti usciti dai talent, sono rimasti davvero in pochi a saper ballare quei balli di coppia. Arrivati al tour celebrativo per il loro 25° anno di carriera si trovano ad affrontare un mondo profondamente cambiato. Loro stessi sono cambiati. Alle prese con energie che iniziano a mancare e la realtà che ogni tanto fa capolino dietro sorrisi falsi, capelli impomatati, paillettes. Sul palco e nel camerino assistiamo così a incidenti di scena, ridicoli battibecchi, tragicomici retroscena di una carriera artistica al tramonto e ormai inestricabile dalla vita vera.
le foto
note di regia
Il cuore dello spettacolo è rappresentato dal concentrato di solidarietà e umanità che si respirava dentro la balere di “liscio”. La voglia di stare insieme, di abbracciare e toccare altri esseri umani, anche se sconosciuti. Quella leggerezza e spensieratezza che, nonostante quello che potrebbe sembrare, permettono di affrontare davvero le cose importanti della vita - gli amori, gli affetti, le scelte, la felicità. Una leggerezza profonda che traspare da ogni testo di “liscio” e che è resa possibile proprio dalla condivisione, dal lasciarsi andare insieme, come comunità e non come individui isolati.
Uno spirito che nel mondo odierno si sta smarrendo, come traspare dal conflitto tra i due personaggi. Tony è infatti convinto che la missione del liscio, e più in generale della cultura, non sia finita perché necessaria ad avvicinare le persone. Ketty, invece, inizia a volersi uniformare al resto del mondo, che sta andando da tutt’altra parte.
Nonostante il risvolto anche tragico che si vede in scena - perché seppur con effetti comici, il mondo di “Tony&Ketty” sta davvero scomparendo - l’intento dell’autore e regista non è affatto quello di rappresentare una nostalgia fine a se stessa. Questa commedia vuole spingere ognuno a ricordare che il bisogno di stare insieme, di incontrare altre persone in modo anche fisico, sano, genuino, leggero, allegro, non è scomparso ma che, anzi, sta alla base del motore che muove gli esseri umani. E che proprio per questo bisogna fare di tutto per non fare davvero sparire la possibilità di viverlo in pieno.
stampa e commenti
"Sconfinata è l'ammirazione per Andrea Lupo, come drammaturgo e attore in un tutt'uno i tre spettacoli incontrati, suoi i testi, “Il circo capovolto”, “Lo stronzo” e ”Tony & Ketty”, non solo sono opere altamente teatrali alla lettura, ma vanno definendo personaggi costruiti con cura nella sperimentazione scenica di Lupo su se stesso, ogni volta diversi, anche per accento e postura, pure affini per una sorta di possessione, il carattere acceso, irruente, impetuoso, tutti comunque con un loro spessore, un crescendo che è anche di sofferenza, come fosse difficile la convivenza con la propria natura, senza volere/potere essere altro. (..) "Tony & Ketty" vede, a fianco di Andrea Lupo, Mara Di Maio, i due perfettamente affiatati in dialoghi nei quali vita privata e professionale si mescolano(..). Belle le canzoni «Zingaro vagabondo», «Vivi la vita zingara». (...) Molte le occasioni per ridere (...) sempre eccellente il livello di vero teatro."
La Gazzetta di Parma | Valeria Ottolenghi - Scarica la recensione completa qui.
L'intervista di Nives Concolino del quotidiano Il Resto del Carlino ad Andrea Lupo (14/12/2023). Scaricala qui.