Il mostro di Nina...
Che rabbia!
La piccola Nina impara a gestire e utilizzare in modo positivo le emozioni e in particolare il mostro fatto di rabbia che a volte cova dentro di sé. | Teatro d’attore e nouveau cirque
crediti
Scritto e diretto da Andrea Lupo
Con Alessia Raimondi e Camilla Ferrari
Coreografie di Margherita Zanardi
Aiuto regia, luci e suoni Marco De Rossi
Scene di Alessandro Zanardi
Una produzione Teatro delle Temperie
Categoria: Teatro ragazzi
Anno: 2018
la trama
Questa volta Nina rischia di diventare un orribile mostro. Un'oscura parte di lei sta prendendo il sopravvento. Fra esilaranti e rocambolesche peripezie, Nina cercherà di domare il mostro che cova dentro di sé. Per scoprire solo alla fine che quel mostro (la rabbia), se accettato e dosato, non è poi così terribile e distruttivo e a suo modo, anche lui può essere d'aiuto e positivo.
Nina è una bambina come tante, con una vita uguale a quella di molte sue coetanee, e le sue giornate sono attraversate da momenti belli e brutti, da gioia, paure, tristezze, scoperte, noia e… rabbia. Ma questa emozione Nina non sa gestirla, e allora quando si arrabbia il mostro si impossessa di lei facendole avere reazioni spropositate e violente a situazioni quotidiane.
Nina non sa che cosa la faccia trasformare in un mostro, sa solo che il mostro è dentro di lei e che le fa paura…
L’unica via che crede di avere per domarlo è di rinunciare a tutte le situazioni che potrebbero provocare quella reazione. Ma, malgrado tutti gli sforzi di tenerlo a bada, il mostro torna più forte di prima…
Quello che Nina non sa è che più lei non gestisce questo sentimento, più quello diventa forte …
Durante un pigiama party con Lucia, una scatenata e simpaticissima compagna di classe nonché migliore amica, Nina si trasforma nel mostro, distruggendo tutto quello che ha intorno e rischiando di fare anche del male a Lucia…
Da questo momento Lucia decide di aiutarla e di addestrare Nina con allenamenti fisici per vincere il mostro. E’ proprio durante uno di questi allenamenti che Lucia vede Nina nell’attimo in cui sta per trasformarsi nel mostro, e l’abbraccia, fermando la trasformazione.
È proprio durante i buffi allenamenti che le due bambine, insieme, capiscono che il mostronon è solo cattivo, ma al contrario potrebbe essere molto utile e positivo, se dosato e accettato…È insieme a Lucia che Nina scopre che può essere contemporaneamente decisa ed esplosiva come il mostro ma buona e sensibile come Nina, e imparando che questo sentimento può convivere insieme a tutti gli altri…
scheda didattica
Ambito disciplinare:
Educazione emotiva, gestione della rabbia, relazioni interpersonali
La rabbia è un'emozione scomoda, difficile da gestire, ma fondamentale per lo sviluppo emotivo e sociale dei bambini e dei ragazzi, che spesso non hanno gli strumenti per controllare, gestire e riconoscere il mostro che li invade. La rabbia è un sentimento naturale, che colpisce tutti e, insieme al dolore a alla gioia, essa è una tra le emozioni più precoci; un’emozione molto diffusa nei bambini, i quali la esprimono solitamente attraverso comportamenti aggressivi o reazioni incontrollate. Attraverso lo spettacolo si vuole condividere con i bambini una riflessione su un’emozione che ognuno di loro ha provato, e far ricordare che la rabbia non è di per sé negativa, ma va gestita e incanalata nella maniera adeguata, controllando la frustrazione che ognuno di noi, prima o poi, si trova ad incontrare nella vita.
Età consigliata:
Dai 6 ai 10 anni
Obiettivi:
- Stimolare i bambini ad una maggior consapevolezza rispetto alla rabbia
- Aiutare ad individuare l’origine di questa emozione e le modalità per gestirla
- Favorire lo sviluppo di competenze relazionali
- Stimolare alla condivisione e al dialogo
Tecniche:
Teatro d’attore
Attività:
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