Riflettori accesi sulla camera da letto di Luca e Lilli, una coppia di cinquantenni sposati da ormai metà della loro vita che, per la prima volta dopo tanto tempo, si ritrovano a vivere da soli nel loro appartamento dopo la partenza del loro unico figlio per l’università. Mentre Lilli affronta questa nuova fase passando imprevedibilmente dalla tristezza più assoluta al più incontenibile entusiasmo verso innumerevoli improbabili nuovi progetti, Luca subisce le piccole e grandi follie della moglie. Ma le cose non sono mai come sembrano e la sindrome del nido vuoto colpisce anche dove meno te lo aspetti.

Un frizzante susseguirsi di serate e di risvegli in una camera matrimoniale che diventa teatro di esilaranti litigi che portano la coppia quasi sull’orlo della separazione. Lasciarsi però forse non è mai stata una reale possibilità, quanto uno specchio dentro cui guardarsi per capire che, anche se passa il tempo e gli equilibri cambiano, a volte smuovere le acque è l’unico modo per riuscire a ritrovarsi davvero in camera da letto ogni sera, dopo venticinque anni di matrimonio. Tra alti e bassi, follie e nevrosi, sempre in bilico tra sfuriate e stoiche sopportazioni, in giornate che spesso passano abbondantemente dal comico al grottesco, ma insieme.

Uno spettacolo in cui ogni coppia può rispecchiarsi, per ridere insieme di ansie, insicurezze, difficoltà, ridicole follie della vita a due ed esorcizzarle insieme.